Il glioblastoma è il tumore cerebrale maligno più frequente nell’adulto.
Rientra nella categoria dei ‘gliomi’, un gruppo di neoplasie che possono svilupparsi in qualsiasi distretto del sistema nervoso centrale: cervello o midollo spinale (molto meno frequente). I gliomi vengono classificati con una scala di “grading” da 1 a 4, più si sale più aumentano velocità di crescita e aggressività: di basso grado 1 e 2, anaplastici 3 e glioblastoma 4.
Negli ultimi anni si è scoperto che esistono due forme principali di questa neoplasia, identificate in base alla mutazione o meno di un gene chiamato IDH (isocitrato deidrogenasi). La presenza della mutazione identifica il glioblastoma “secondario” che evolve da un glioma di basso grado. In caso contrario si parlerà di “primario”, che nasce direttamente come glioma di grado 4.
Nonostante i progressi della neurochirurgia e della neuro-oncologia, la sopravvivenza non ha ancora raggiunto risultati soddisfacenti. Ad oggi non esiste alcuna forma di prevenzione primaria né di diagnosi precoce attraverso screening. In Italia, i tumori maligni del sistema nervoso rappresentano l’1,6% del totale (dati AIOM AIRTUM 2018)