Roma, 25 settembre 2017 – In Italia vivono oltre tre milioni di pazienti con una precedente diagnosi di tumore. Oggi grazie a nuove terapie e diagnosi precoci il cancro non può essere più considerato un male incurabile. Le cure sono meno invasive rispetto al passato anche se presentano ancora degli effetti collaterali. Diarrea, nausea, vomito, stitichezza, perdita dell’appetito, sono alcuni dei più frequenti provocati dai trattamenti. Questi problemi gastrointestinali interessano il 96% dei pazienti. Uno su quattro lamenta di aver sofferto questi disturbi anche molte settimane dopo la fine della terapia. Tuttavia solo il 24% dei malati chiede aiuto all’oncologo per alleviare i problemi. Il 43% si arrangia da solo e non domanda consiglio ad alcuno specialista”. C’è poi un altro problema: la malnutrizione. Interessa circa l’80% dei malati di cancro. Prevenirla comporta grandi vantaggi perché:
- diminuisce la tossicità dei trattamenti antineoplastici
- riduce le complicanze, limitando la necessità e la durata di ricoveri ospedalieri
- migliora la qualità di vita generale del paziente e anche la risposta positiva dell’organismo alla malattia