Professore, quali sono i quattro sottotipi di tumore del pancreas?
Secondo una recente ricerca, pubblicata su Nature, questo carcinoma può essere: squamoso, progenitore pancreatico, immunogenico e a differenziazione mista esocrina-endocrina. Sono stati chiamati così per le loro caratteristiche e abbiamo compreso che le varie tipologie molto diverse fra loro per livello di aggressività e prognosi.
Si tratta dunque di una novità molto importante?
L’aver identificato queste quattro diverse categorie è un passaggio fondamentale per arrivare a terapie sempre più efficaci e diversificate per ciascun sottotipo di patologia. La scoperta potrà effettivamente dare nuove speranze a tutti i pazienti perché apre la strada ad una maggiore personalizzazione delle cure. Quattro neoplasie diverse che possono colpire uno stesso organo richiedono infatti differenti terapie.
Quali potranno essere le conseguenze nella pratica clinica?
I risultati potrebbero consentire di trattare ciascun malato con una terapia più appropriata, migliorando così sia la sopravvivenza che la qualità di vita. Anche se in fase preliminare, abbiamo osservato che alcuni pazienti, in modo del tutto inatteso, rispondono eccezionalmente a una particolare cura. Potremo quindi associare queste insolite e positive risposte con uno dei sottotipi genetici del tumore e quindi estendere quel particolare trattamento a tutti i pazienti con carcinoma dello stesso sottotipo. Per esempio il tipo definito “immunogenico” potrà essere vulnerabile ai nuovi farmaci immunoterapici già usati con successo nel melanoma o nel tumore del polmone
Italia, e in particolare Verona, sono state in prima fila in questa importante scoperta?
Sì, per l’ennesima volta abbiamo dato prova dell’eccellente qualità dell’oncologia medica del nostro Paese. Lo studio internazionale si basa sull’analisi di 456 pazienti e arriva a distanza di un anno dalla pubblicazione della prima parte del lavoro sulla stessa rivista scientifica internazionale. Il genoma di 100 pazienti è stato analizzato dal Consorzio Internazionale del Genoma del Cancro di cui fanno parte anche i ricercatori dell’Università di Verona. Il lavoro del nostro team è stato finanziato dall’Associazione Italiana Ricerca sul Cancro affiancato da un finanziamento per la ricerca di base del Ministero dell’Università e della Ricerca e del Ministero della Salute.