Prevenzione

Come evitare la malattia

Il carcinoma mammario è il tumore più frequente tra le italiane e si calcola che ogni anno colpisca circa 50.000 persone. Le cause della malattia non sono ancora del tutto conosciute. Esistono però diversi fattori di rischio che possono e devono essere tenuti sotto controllo.


La prevenzione primaria

Secondo la ricerca scientifica il 40% dei casi è potenzialmente evitabile adottando stili di vita sani. Per salvaguardare il seno da una neoplasia:

  • Stai attenta all’alimentazione e alla bilancia

    La dieta mediterranea ha dimostrato di avere un’azione protettiva. Gli elementi principali che non devono mai mancare sulla tavola sono frutta e verdura, cereali, pesce, carne bianca e olio extravergine d’oliva. I chili di troppo non sono solo un problema estetico. Per capire se il tuo peso è corretto devi calcolare il Body Mass Index: peso corporeo in kg diviso il quadrato dell’altezza in centimetri (deve essere inferiore a 25).

  • Pratica sempre un po’ di attività fisica

    Le donne che svolgono regolarmente sport presentano una riduzione del rischio di ammalarsi di circa il 15-20%. Questi effetti sono più evidenti in post-menopausa, ma praticare attività fisica fin dall’adolescenza è in grado di diminuire l’incidenza di tumori.

  • Limita il consumo di alcol

    Bastano 50 grammi di alcol al giorno (pari a poco più di 3 bicchieri di bevanda alcolica) per determinare un aumento di rischio della patologia del 50% rispetto a chi non beve.

  • Non fumare mai

    Le sigarette rappresentano un grosso pericolo per l’intero organismo femminile. Contengono oltre 4.000 sostanze tossiche che favoriscono l’insorgenza di molte malattie e del 30% di tutti i casi di cancro.


La prevenzione secondaria

Ha l’obiettivo di individuare il tumore il prima possibile così da curarlo in modo efficace.

Primo step: L’autopalpazione

È un esame semplice e salva-vita che una donna può effettuare da sola a casa. Ecco come:

  • Devi posizionarti a dorso nudo in un ambiente ben illuminato davanti ad uno specchio
  • Le braccia vanno alzate, le mani portate dietro il capo e strette una nell’altra
  • La palpazione del seno sinistro deve essere svolta con la mano destra (piatta con le dita unite) con movimenti circolari (che coprono tutta la superficie del seno) andando dall’esterno verso l’interno fino ad arrivare all’areola e al capezzolo
  • Ricordati di esaminare sempre anche il cavo ascellare
  • Va effettuata ogni mese a partire dai 20 anni, meglio se nella prima o seconda settimana dalla fine del ciclo mestruale

Durante l’esame è necessario prestare attenzione a:

  • cambiamenti di forma e dimensioni di uno o entrambi i seni
  • comparsa di noduli nel seno o nella zona ascellare,
  • secrezioni dai capezzoli e alterazioni della cute del seno (avvallamenti, ispessimenti o arrossamenti)

Eventuali anomalie vanno subito segnalate al proprio medico di fiducia.


Secondo step: La mammografia

È un esame radiologico che non evita lo sviluppo della malattia ma permette di individuarla quando è ancora ai primissimi stadi. Grazie a questo test il 25% dei tumori diagnosticati ha dimensioni inferiori ai 2 centimetri. Ben il 70-80% delle neoplasie scoperte durante lo screening ha infatti buone possibilità di essere trattato con successo.

È eseguita di solito in piedi, a seno nudo, appoggiando una mammella alla volta su un apposito ripiano ad altezza regolabile. L’apparecchio determina una leggera compressione sulla ghiandola in modo da fornire una migliore qualità dell’immagine. L’esame dura pochi minuti e viene effettuata in “doppia proiezione” (sia dall’alto che lateralmente). I risultati vengono letti separatamente da due radiologi, per assicurare la maggior precisione possibile. In caso di positività, l’approfondimento prevede in genere di ripetere l’indagine, insieme a un’ecografia e una visita clinica.

Nel nostro Paese sono attivi programmi di screening gratuiti organizzati dalle Aziende Sanitarie Locali (ASL) che spediscono ogni 24 mesi una lettera di avviso alle donne d’età compresa tra i 50 fino ai 69 anni. Alcune Regioni stanno coinvolgendo anche le over 45.