Prevenzione

Fattori di rischio

A tutt’oggi non è possibile prevenire direttamente il tumore del rene. Sono stati però identificati alcuni fattori di rischio: conoscerli aiuta a compiere scelte di vita consapevoli per ridurre la probabilità di ammalarsi.

  • Fumo

    I fumatori presentano un rischio del 50% più elevato di sviluppare un tumore del parenchima renale rispetto a coloro che non hanno mai fumato. Per i tumori della pelvi la relazione è ancora più forte: i fumatori hanno un rischio tre volte più elevato e proporzionale al numero di sigarette fumate ogni giorno e agli anni di esposizione. Interrompere l’abitudine al fumo riduce le probabilità di sviluppare la malattia, anche se dopo un periodo di cessazione relativamente lungo (superiore a 10 anni).

  • Sovrappeso e obesità

    Al sovrappeso è attribuito circa un quarto dei casi in Europa. È stato stimato un incremento del rischio pari al 24% negli uomini e al 34% nelle donne per ogni aumento di 5 punti dell’indice di massa corporea (BMI). Il sovrappeso spiega anche una quota importante dell’eccesso di rischio nei pazienti diabetici.

  • Ipertensione arteriosa

    È associata a un incremento del 60% delle probabilità rispetto ai normotesi.

  • Esposizione professionale a sostanze tossiche

    Alcune professioni (lavorare agli altoforni oppure ai forni a coke, nelle industrie del carbone e dell’acciaio) espongono a sostanze potenzialmente cancerogene. Anche l’uso di alcuni materiali industriali (cadmio, amianto e piombo utilizzati per la composizione delle vernici) è correlato con l’origine della malattia.

Un’aumentata incidenza di tumori renali è osservabile anche nei pazienti in dialisi e nelle persone sottoposte a trapianto di rene.

Le radiazioni ionizzanti (gamma e X) sono cancerogene per il parenchima renale.

Vi sono poi alcune malattie ereditarie tra cui la sindrome di Von Hippel Lindau (VHL) associate a un alto rischio d’insorgenza del cancro del rene.

Altre forme ereditarie sono il carcinoma renale ereditario, che può comparire nella leiomiomatosi ereditaria e nella sindrome di Birt-Hogg-Dubé.