Prevenzione

IL GLIOBLASTOMA: Terapie

Il team di specialisti coinvolti vede la presenza di neurochirurghi, neurologi, oncologi, fisioterapisti, radioterapisti, psicologi e radiologi. Il trattamento standard consiste nella chirurgia, essenziale in tutti i gliomi.

E’ necessario però ricordare che questo tumore cresce all’interno dell’encefalo per cui l’intervento non può spingersi oltre i margini visibili fra tumore e tessuto sano.

L’obiettivo è ottenere una diagnosi istologica, ridurre i sintomi dovuti all’aumento della pressione intracranica e incrementare la sopravvivenza. Seguono poi radioterapia e chemioterapia con compresse di temozolomide. La terapia combinata rappresenta la fase post-operatoria.

Nelle persone con età superiore ai 70 anni può essere utilizzata la radioterapia ipofrazionata e a dosaggio ridotto in associazione alla chemioterapia. Nelle persone anziane in condizioni cliniche non ottimali, la valutazione della presenza di metilazione del gene MGMT può aiutare nella scelta del singolo trattamento, radiante o chemioterapico: in caso di metilazione la chemioterapia potrebbe essere preferita. In caso di non metilazione, sarà la radioterapia.

Esistono farmaci efficaci per contrastare i disturbi legati al tumore: antiepilettici per le convulsioni, corticosteroidi per ridurre l’infiammazione associata al cancro e l’effetto che il tumore ha sul tessuto cerebrale sano intorno alla malattia e anticoagulanti per ridurre il rischio di sviluppare eventi tromboembolici.

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