Il tabagismo è un vizio estremamente pericoloso per la nostra salute. Provoca nell’intero pianeta più decessi di alcol, Aids, droghe, incidenti stradali, omicidi e suicidi messi insieme.
Le sostanze tossiche delle sigarette una volta inalate dalle vie aree superiori passano poi nel sangue e raggiungono così l’intero organismo. Fumare aumenta di 14 volte il rischio di cancro del polmone. Ma non solo: un tabagista è più esposto al rischio di tumori al seno, cervice uterina, testa-collo e vescica. In totale il consumo di tabacco è responsabile – ogni anno nei Paesi industrializzati – di circa il 30% di tutte le morti. In Italia, questa stima corrisponde a più di 180.000 decessi annui evitabili. In larga parte sono dovuti a malattie cardiovascolari, tumori e patologie dell’apparato respiratorio.
Di solito la prima sigaretta viene accesa in media a 17 anni per sentirsi grandi o per imitare qualche amico o parente. Questo gesto apparentemente innocuo in realtà può condannare ad un vizio che dura anche tutta la vita e che comporta conseguenze negative.
La prima regola è quindi non iniziare mai!!!
Perché fumare piace così tanto?
E’ tutta colpa della nicotina che è presente in quantità variabili (da 0,5 a 2 milligrammi). Un sola goccia pura risulta mortale per l’uomo e l’assunzione provoca molti danni come nausea, vomito, aumento del battito cardiaco e alterazioni della pressione arteriosa. Rappresenta la principale responsabile della dipendenza e causa il “gusto” e il “piacere” del fumo. Inoltre ha un incredibile rapidità di assorbimento: dopo soli 8 secondi dall’inalazione raggiunge il cervello.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità classifica il tabagismo tra le malattie da dipendenza farmacologica, nella stessa lista cioè in cui si trovano l’abuso di alcol e l’assunzione di eroina. Il “bisogno di nicotina” è una vera e propria dipendenza psicologica e di questa ha tutti i requisiti (crisi di astinenza, persistente desiderio di smettere, attività ridotte a causa del fumo, continuo utilizzo nonostante problemi fisici o psicologici).
Smettere di fumare non è facile ma nemmeno impossibile!
Per riuscirci bisogna esserne veramente convinti. La volontà di dire basta alle sigarette è, infatti, fondamentale, altrimenti si rischia di interrompere per breve tempo e poi riprendere. Ecco dieci semplici regole per dire basta alle sigarette:
- per ridurre la portata del vizio, inizia a fumare solo a orari precisi e non ogni volta che ne hai voglia
- non fumare mai per noia
- stabilire un premio da regalarti per aver smesso per un certo tempo, magari di valore corrispondente a quello dei pacchetti di sigarette non acquistati
- fissare una data precisa in cui spegnere l’ultima sigaretta e comunicala ad amici, parenti e colleghi, per avere sostegno e incoraggiamento
- rimuovere tutte le tracce delle ‘bionde’ dall’ambiente (pacchetti, posacenere, accendini)
- quando il desiderio si fa impellente, bere liquidi a piccoli sorsi, mangiare cibi leggeri (ad esempio mele e carote), masticare gomme senza zucchero, respirare profondamente
- scegliere uno sport/attività che piace, perchè aiuta a rilassarsi
- non trovare scuse per accendere la sigaretta (festeggiare qualcosa, tirarsi su di morale ecc.)
- non cercare consolazione nel cibo, perché sarebbe solo un sollievo temporaneo
- non scoraggiarti se, dopo aver smesso, si cede per una volta alla tentazione
Anche il fumo passivo è nocivo?
Sì perché contiene le stesse sostanze pericolose e cancerogene di quello attivo. Una persona che è esposta tutti i giorni alle sigarette altrui ha maggiori possibilità di contrarre tutte quelle patologie che colpiscono i tabagisti. Il fumo passivo compromette polmoni, bronchi e predispone a crisi d’asma, rinofaringiti, malattie coronariche e attacchi cardiaci.